Incontro con Frans Lanting

Gli scatti dei fotografi più blasonati suscitano sempre interesse, curiosità e meraviglia. Quelli dei fotografi naturalisti del National Geographic hanno sempre avuto una marcia in più per quanto mi riguarda. Ma c’è qualcuno che si distingue anche nel gotha della fotografia naturalistica e per chi scrive Frans Lanting è da sempre un riferimento assoluto ed inarrivabile. Olandese di nascita e californiano di adozione, Frans Lanting si laurea in economia ambientale (il che la dice lunga a pensarci bene) in Olanda e poi comincia a lavorare con il National Geographic. Gira tutto il mondo più volte per scrivere storie indimenticabili che vanno oltre la mera fotografia. Le foto di Lanting rispecchiano il suo modo unico e poetico di dipingere la realtà. È stato definito uno scienziato con la potenza visiva di un pittore e l’animo di un poeta. Ed è esattamente ciò che traspare dai suoi scatti. L’occasione di conoscere uno dei miei miti nasce dall’invito, che un mio caro amico mi gira tramite Facebook, per un incontro organizzato dal Leica Store di Roma programmato per il 14 aprile 2018. Inizialmente penso ad un incontro di fotografia dove il soggetto sarebbero state le foto di Frans Lanting e nonostante la distanza e la scomodità per raggiungere il posto (al centro di Roma esattamente dietro Piazza di Spagna), do la mia adesione e quella di mia figlia maggiore Giulia. Mentre si avvicina la data comincio a rendermi conto che l’incontro non avrà per tema gli scatti di Lanting, ma Lanting in persona! Il negozio è molto piccolo e i posti limitati, sono contento di aver aderito subito.

L’incontro è fissato per le 16, alle 14 siamo già di fronte al Leica Store, in attesa… Verso le 15 vediamo arrivare Frans Lanting e sua moglie Chris Ekstrom. Per poter scegliere i posti decidiamo di entrare e sederci molto presto. Alle 16 inizia l’incontro dove Lanting illustra la visione dietro il suo progetto “Vita un viaggio nel tempo” che, oltre ad essere un bellissimo libro fotografico somma di una carriera trentennale, è diventato una performance multimediale che da lì a qualche giorno si sarebbe tenuta all’Auditorium di Roma (al quale io e Giulia abbiamo partecipato, ma questa è un’altra storia…). A seguito della presentazione i coniugi Lanting si sono dedicati agli autografi, foto e domande in maniera molto gentile e disponibile.

La domanda che ho posto a Lanting è stata se, dalla sua invidiabile posizione di fotografo che ha girato più volte il mondo e quindi ha avuto e ancora ha la possibilità di tornare in posti dopo anni, se non decenni, abbia notato l’impatto del cambiamento ambientale in quei luoghi che ha fotografato. La sua risposta è stata che, ciò che nota di più tornando negli stessi posti è la sovrappopolazione di molte aree, con conseguente depauperamento delle risorse e fenomeni naturali che si abbattono mietendo più vittime che in passato.

Infine ho trovato il coraggio di chiederli non uno ma ben due autografi su altrettanti suoi libri, autografi che Lanting ha firmato con molta disponibilità e un pizzico di stupore quando gli ho porto il volume più vecchio che possiedo di sue fotografie. La mia incontenibile emozione traspare chiaramente dagli scatti del mio amico Fabrizio.

Un incontro che è stato un vero e proprio privilegio e un onore. Un’occasione, forse unica, che avrà sempre un posto speciale tra i miei ricordi più belli.

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